Cirillino... Dunque Ciriricordo...
……Che sono nato a Napoli qualche anno fa (noi clown siamo senza tempo) e c'ho vissuto fino all'età di 6 anni cioè fino a quando a mio padre non è venuto lo schiribizzo di portarci tutti a Sidney in AUSTRALIA. Siamo stati in questo bellissimo continente per oltre 5 anni e mi ricordo tutto: la casa dovevo vivevo, la mia scuola, il mio compagno di banco PAUL, i posti dove giocavo, i Koala, i canguri.ehm. le amiche di mia sorella. Sì perché noi siamo 4 fratelli e una sorella che è più piccola di me di 10 mesi. Frequentavamo la stessa classe e io mi fidanzai ufficialmente con la sua amica Lidia, di origini francesi e della mia stessa età: 8. Ma siccome "Napoli è sempre Napoli" ai miei era venuta un po' di nostalgia del traffico, della sfogliatella e dà pizza! Così diedi un bacino d’addio alla mia fidanzatina, promettendole però che un giorno sarei ritornato a prenderla e tutti in partenza per la città dò sole!.
In Italia ho frequentato le scuole elementari con non poche difficoltà e ho dovuto fare molti "salti" per conquistare le classi più adatte alla mia età. Confesso subito una cosa: mi piaceva molto studiare.ma di più giocare! Sai cosa mi piaceva in assoluto fare di più quando ero alla scuola elementare? Recitare! Sì, proprio così! E indovina che parte facevo in una recita in quinta elementare? Il clown! Incredibile eh? PAPPO era il nome del mio personaggio. Mi ricordo che facevo ridere molto quando estraevo dalla mia giacca, prestata gentilmente da mio padre, un fazzoletto grande come un lenzuolo per soffiarmi il naso. Le maestre erano divertite e stupite allo stesso tempo. Sì perché io cambiavo continuamente il copione che pazientemente avevamo provato per settimane. Un po' come Totò e il grande Peppino (ho detto un po'. sia chiaro). Finite le elementari e le medie mi è toccato scegliere un istituto tecnico per geometri per le superiori. Non avevo le idee chiare e ci sono andato soltanto perché gran parte dei miei compagni avevano fatto questa scelta.
Infatti sono stato un disastro e ho conseguito il diploma alla veneranda età di.non ho il coraggio di dirlo 21 anni!!! Non prendete esempio da me naturalmente. Finite le superiori ho lavorato quasi subito perché mi piaceva essere libero e indipendente. Dunque adesso vi elenco una parte dei lavori che ho fatto: ho lavorato come geometra in uno studio tecnico ma poi ho pensato di fare un regalo di Natale al mio datore di lavoro e così me ne sono andato; ho venduto per tutta la Campania materassi e unità di cottura ma non era molto conveniente né per me né per l'azienda dato che l'unico acquirente che si convinceva della qualità dei prodotti ero io.
Una fabbrica di confetti mi ha assunto per 6 mesi e per 6 mesi mi sono alzato alle 6 di mattina e andavo via alle 6 del pomeriggio per 6 giorni alla settimana e prendevo 600.000 lire al mese e quando ho cambiato lavoro non ho mai più giocato il numero 6 al lotto.
E poi l'imbianchino, volantinaggio, il cameriere e addirittura udite udite: il pizzaiolo! Certo, il pizzaiolo! Ed ero molto bravo! Ho lavorato 4 anni presso una pizzeria in costa smeralda. Però debbo dire che a Rimini ho avuto un po' meno fortuna come pizzaiolo.ma tanta fortuna per quello che poi son diventato artisticamente.
Ma andiamo per ordine. La ragione per la quale ho avuto poca vita nella pizzeria di San Giugliano mare, vicino Rimini, era perché avevo sempre la testa nelle nuvole e non nelle pizze. Debbo ammettere che il proprietario c'aveva ragione: anche adesso sono così. comunque dovevo assolutamente trovarmi un altro lavoro altrimenti sarei stato costretto a tornare a casa. Ad un tratto mi ricordai le parole di un cliente che mi fece i complimenti per la pizza che aveva appena finito di mangiare: " I napoletani sono tutti artisti" mi disse. E allora io, prendendolo alla lettera, decisi di fare "l'artista di strada". Che poi tanto facile non era per uno come me che non si era mai avvicinato a questo tipo di lavoro. Mi feci coraggio e andai in una costumeria teatrale a farmi fare un bel vestito da Pierrot, l'unico personaggio che mi veniva in mente.
Così dopo aver pagato la bellezza di 250.000 lire (e non sono poche considerato che eravamo nel 1993) mi truccai alla meglio e cominciai la sera stessa ad andare in strada per fare l'artista di strada speranzoso di fare tanta strada, lungo la strada, almeno di diventare famoso come la Natalia.Estrada.(basta). In strada (e daglie) mi accorsi subito di un particolare davvero raccapricciante: IO NON SAPEVO FARE NULLA, MA PROPRIO NULLA! C'avevo il costume di raso bello, la faccina bella ma tutto ciò non bastava per convincere i passanti a mettere i soldini nel cappello. Potevo mica improvvisare una pizza margherita o un calzone! Così dovetti rinchiudermi nella mia stanza d'albergo e studiare un po'.
Pensai subito a qualcosa di dolce e romantico con un po' di musica di Pat Metheny ma soprattutto una piccola storia da mimare. Mi inventai"Cuore che vola"(da piangere). Con le mani mimavo un cuore .ehm.che volava, tutto qua. La gente si fermava giusto 5 secondi ma poi se ne andava senza darmi una lira e non mi salutava neppure! Altri mi chiedevano incuriositi se ero straniero e io mimavo di sì! Non potevo certo dirgli che ero di Napoli! Che figura ci facevo? "A Napoli siete tutti artisti"! CHE VERGOGNA! Così mi ritirai ancora nella mia stanza d'albergo e decisi di uscire soltanto quando ero davvero pronto per affrontare il mio pubblico. E pensavo e studiavo e pensavo e mangiavo(quando sono nervoso lo faccio anche in grandi quantità) e finalmente. CI SONO! Ma certo! Perché non c'ho pensato prima? La gente non vuole piangere, la gente vuole RIDERE! Conobbi una ragazza che cuciva costumi teatrali, mi fece un bellissimo pierrot. Cominciai cosi a fare l’artista di strada. Avevo in mente un numero niente male. Mi truccai un pochino meglio.e via! A proposito: spesso mi son fermato davanti allo specchio a guardarmi e a chiedermi perché facevo tutto ciò ma una spiegazione non la trovavo. Ero imbarazzatissimo. Mi vergognavo soprattutto quando mi accingevo a raggiungere "la mia postazione" con una biciclettina tutta "sgangheriata" che avevo acquistato alla stazione per 10 mila lire. Vi assicuro che a Rimini vedere un Pierrot che vaga per la città in bicicletta fa un certo effetto. Non potevo certo raggiungere il posto di lavoro con la mia Honda Accord 2000 IE: pensate che la gente mi avrebbe lo stesso dato dei soldi? Io non credo.